Chiesa di Sant'Anna

Immagine:chiesa di s.anna.jpg

 

Notizie storiche

Secolo

XVI secolo

Frazione di secolo (inizio, prima metà, seconda metà...):

Fine XVI secolo

Data (fondazione):

1584

Utilizzazioni

Inizialmente era una cappella dedicata a Sant'Anna e trasformata in seguito in monastero con annessa chiesa. Il monastero utilizzato in seguito come convitto.

Attività (uso attuale):

edificio di culto regolarmente aperto al pubblico

Uso storico

edificio di culto

Storia


Il convento fu costruito alla fine del XVI secolo per iniziativa di padre Nicola Doria arrivato a Genova dalla Spagna, questo convento è infatti il primo fondato dall'Ordine dei Carmelitani Scalzi di Santa Teresa, fuori della Spagna. La grande struttura del convento, restaurata nel secolo scorso, è un edificio collegato alla chiesa e che presenta un impianto articolato in più corpi, con spazi interni chiusi (libreria, refettorio, coretto interno) e spazi aperti (chiostro e cortile). La struttura complessiva è frutto di ampliamenti tra il XVI e XIX secolo. La chiesa, annessa al convento, fu edificata seguendo delle semplici linee: con un'unica navata,inizialmente coperta da volte a capriate lignee e con gli altari addossati alle pareti laterali e infine con un profondo presbiterio ed un'abside piatto. Nella prima metà del XVII secolo assunse l'attuale struttura con l'apertura delle sei cappelle laterali e la copertura con volte a botte. Questi interventi sulla conformazione della chiesa saranno seguiti da trasformazioni e sovrapposizioni decorative settecentesche sulla decorazione pittorica della navata e del presbiterio. Sono documentate e testimoniate due fasi decorative principali:

  • la prima riguarda interventi avvenuti tra i primi decenni e la metà del XVII secolo, che sono evidenziati in alcuni prospetti degli altari delle cappelle laterali e in particolare nella cappella del Carmine (1647-1657)
  • la seconda fase, che modificò in parte l'aspetto dell'edificio, si ha nella prima metà del XVIII secolo fino al 1770 circa; questi interventi riguardano in primo luogo la ricostruzione dell'altare maggiore e dei rifacimenti nel presbiterio, in un secondo tempo abbiamo nuovi interventi testimoniati dalla decorazione della cappella di San Giuseppe con motivi "rocaille" in stucco.

 

Struttura architettonica


Esterni

La chiesa conserva l'aspetto originario della costruzione cinque-seicentesca, con una semplice facciata che da rilievo alla dimensione verticale, particolare è il tetto a doppia falda con gli spioventi che hanno una pendenza accentuata, le cupole a spicchi che segnano le due cappelle maggiori sono coperte in ardesia e con nervature segnate dai coppi in argilla.

La facciata è oggi priva di decorazioni, ma nei primi anni del secolo scorso era ornata con una vivace decorazione a fresco, una caratteristica decorativa tipica dei palazzi cittadini e delle chiese genovesi. L'accesso all'interno è costituito da un grande portale in marmo bianco con un bassorilievo che rappresenta la "Sacra Famiglia" databile agli ultimi anni del XVI secolo. Immagine:rilievo sul portale principale.jpg

Interni

La debole decorazione novecentesca si sovrappone a tutti i precedenti interventi, caratterizzandola con ornati a fresco che segnano le lesene, il cornicione e le volte dell'intero edificio; i ripetitivi ornati architettonici inquadrano i medaglioni figurati, nella navata e nel presbiterio. L'unica navata è scandita dalle arcate delle cappelle laterali spaziate da due lesene tra le quali sono avuti i confessionali lignei sormontati da nicchie con le statue, in stucco modellate da GIOVAN BATTISTA GARAVENTA, di Santa Teresa e San Giuseppe dal lato sinistro e San Giovanni della Croce e Sant'Elia dal lato destro (1837). Sopra ogni nicchia è collocata una tela, di diverse mani databili intorno al XVIII secolo. Le cappelle:

  • Cappella di Sant'Orsola (prima cappella a sinistra): ha un altare in marmo dei primi decenni del XVII secolo e il pavimento con intarsi di marmi policromi. All'interno della cappella è presenta una pala d'altare che raffigura "il Martirio di Sant'Orsola" dipinta da Domenico Fiasella, l'artista più rilevante attivo nella chiesa.
  • Cappella di Santa Teresa: è dedicata alla fondazione dell'ordine e comprende la pala d'altare raffigurante "Cristo che incorona Santa Tersa d'Avila (terzo- quinto decennio XVII secolo) di Castellino Castello, e l'altare marmoreo dello stesso periodo della pala e che forse fu commissionato da Maria Pavese. Le pareti laterali hanno tele raffiguranti San Pietro e San Gerolamo e gli affreschi sulla volta sono di Santo Bertelli.

Immagine:cristo che incorona santa teresa d'avila.jpg

  • Cappella di Nostra Signora del Carmine: ha un pavimento ad intarsio marmoreo con un altare con una mensa sorretta da due angeli a tutto tondo. La decorazione della cappella è databile a metà del XVII secolo, tra il 1647-1654, come indica la lapide sul pavimento; la statua della Madonna del Carmine appartiene agli stessi anni ed è stata commissionata a Tommaso Orsolino.
  • Cappella del Crocefisso (cappella lato destro): era dedicata in origine al Crocefisso che è raffigurato in una grande statua lignea di fattura non locale, collocata oggi su una parete laterale, dal 1923 la statua di Santa Teresa di Lisieux ha preso il luogo che originariamente era dell'antico crocefisso.

Immagine:statua di santa teresa di lisieux.jpg

  • Cappella di San Giuseppe: comprende la pala d'altare raffigurante "il sogno di San Giuseppe" dipinta da un pittore fiorentino di nome Agostino Ciampelli.

Immagine:il sogno di san giuseppe.jpg

  • Cappella di Sant'Andrea: ha un altare marmoreo della prima metà del XVII secolo e che comprende una pala d'altare raffigurante "Sant'Andrea che si avvia al martirio" sempre di Domenico Fiasella.

Immagine:sant'andrea che si avvia al martirio.jpg

La zona presbiteriale assunse l'aspetto attuale nella prima metà del XVIII secolo, quando questa fu commissionata alla bottega di Francesco Maria Schiaffino, con il tipico altare conventuale che separa la zona del coro con il resto; dalla stessa bottega ci arriva il gruppo scultorio di "Sant'Anna e la Vergine Bambina" (1755).

Immagine:sant'anna e la vergine bambina.jpg

Immagine:sant'anna e la vergina bambina (particolare).jpg


Sulla parete di fondo del presbiterio, nella cornice marmorea, abbiamo il gran dipinto di "Sant'Anna che assiste alle nozze di Maria", che forse subì ridipinture, attribuito a Fra Giovanni della Miseria, un religioso carmelitano spagnolo che probabilmente arrivò a Genova con il fondatore nel 1584.

 

Bibliografia


L. Magnani(a cura di), Chiesa di Sant'Anna,Guide di Genova, Sagep Editore

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022